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lunedì 8 agosto 2011

Grazie, governo!


Solo 10 giorni fa su questo stesso sito cercavamo, allarmati, di spiegare come l'allargamento del famoso "spread BTP - BUND" (ossia di quanto paghiamo il debito, confrontandolo con il costo dei tedeschi) fosse non un qualcosa di lontano, ma presente nelle vite di ognuno di noi.

Solo lo scorso giovedì, dopo il discorso di Berlusconi al Parlamento, lo spread ha raggiunto il 4%.
Chi non fosse addetto ai lavori potrà pensare che da sempre, o per lo meno da tempo immemore, l'Italia è costretta a pagare un deciso sovrapprezzo.
In realtà, basta tornare agli inizi del 2008 (quando in Europa anziché Berlusconi, Tremonti, Sacconi e il ministro ad aziendam Romani ci rappresentavano Prodi, Padoa-Schioppa, Damiano e Bersani) per trovare un differenzale di pochissimi punti base.
Dunque, è chiaramente in malafede o poco informato chi sostiene, come i rappresentanti del governo Lega - Berlusconi, che il problema dell'Italia è la sola congiuttura internazionale. Non si capisce come mai, da quinta potenza mondiale, siamo finiti dietro Grecia e Irlanda.

Così ora saremo tutti noi a pagare per l'assoluta mancanza di politica industriale e di credibilità del nostro governo. A breve ci si attende una nuova stretta sulle pensioni, aumenti di tasse e riduzione della spesa.
Grazie, governo. Grazie anche a nome di Alessandro, che ha subito provato sulla propria pelle come diventerà il nostro Paese: è dovuto nascere al Pronto Soccorso, avendo trovato il reparto nascite chiuso "per risparmiare 300mila euro".

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