Solo lo scorso giovedì, dopo il discorso di Berlusconi al Parlamento, lo spread ha raggiunto il 4%.
Chi non fosse addetto ai lavori potrà pensare che da sempre, o per lo meno da tempo immemore, l'Italia è costretta a pagare un deciso sovrapprezzo.
In realtà, basta tornare agli inizi del 2008 (quando in Europa anziché Berlusconi, Tremonti, Sacconi e il ministro ad aziendam Romani ci rappresentavano Prodi, Padoa-Schioppa, Damiano e Bersani) per trovare un differenzale di pochissimi punti base.
Dunque, è chiaramente in malafede o poco informato chi sostiene, come i rappresentanti del governo Lega - Berlusconi, che il problema dell'Italia è la sola congiuttura internazionale. Non si capisce come mai, da quinta potenza mondiale, siamo finiti dietro Grecia e Irlanda.
Così ora saremo tutti noi a pagare per l'assoluta mancanza di politica industriale e di credibilità del nostro governo. A breve ci si attende una nuova stretta sulle pensioni, aumenti di tasse e riduzione della spesa.
Grazie, governo. Grazie anche a nome di Alessandro, che ha subito provato sulla propria pelle come diventerà il nostro Paese: è dovuto nascere al Pronto Soccorso, avendo trovato il reparto nascite chiuso "per risparmiare 300mila euro".
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