MILANO
I consiglieri regionali lombardi della Lega Nord, come annunciato, non hanno partecipato all’ esecuzione dell’Inno di Mameli che ha aperto stamani la seduta dell’assemblea al Pirellone. In aula era presente solo il presidente Davide Boni, che, come lui stesso ha spiegato, «ha assicurato la sua presenza per il ruolo istituzionale». Tutti gli altri leghisti, fra cui gli assessori e Renzo Bossi, sono rimasti alla bouvette a prendere un caffè e a fare colazione.
Mentre risuonava l’inno nazionale, come imposto da una legge per i 150 anni dell’Unità d’Italia, che solo il Carroccio non ha votato, tutti gli altri consiglieri regionali, invece, sono stati in piedi dietro i loro banchi, indossando chi una coccarda tricolore, chi una spilla o chi addirittura mostrando una bandiera italiana nel taschino della giacca, come l’assessore Romano La Russa. In aula per l’occasione anche il governatore Roberto Formigoni.
I consiglieri regionali lombardi della Lega Nord, come annunciato, non hanno partecipato all’ esecuzione dell’Inno di Mameli che ha aperto stamani la seduta dell’assemblea al Pirellone. In aula era presente solo il presidente Davide Boni, che, come lui stesso ha spiegato, «ha assicurato la sua presenza per il ruolo istituzionale». Tutti gli altri leghisti, fra cui gli assessori e Renzo Bossi, sono rimasti alla bouvette a prendere un caffè e a fare colazione.
Mentre risuonava l’inno nazionale, come imposto da una legge per i 150 anni dell’Unità d’Italia, che solo il Carroccio non ha votato, tutti gli altri consiglieri regionali, invece, sono stati in piedi dietro i loro banchi, indossando chi una coccarda tricolore, chi una spilla o chi addirittura mostrando una bandiera italiana nel taschino della giacca, come l’assessore Romano La Russa. In aula per l’occasione anche il governatore Roberto Formigoni.
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