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giovedì 1 dicembre 2011

Il congresso dell'Italia dei Valori di Settimo

Come abbiamo già scritto, il 26 noembre 2011 si è tenuto il primo congresso dell'Italia dei Valori di Settimo, che ha visto l'elezione all'unanimità di Angelo Palumbo a responsabile politico cittadino.

Pubblichiamo ora alcuni significativi stralci della mozione presentata al congresso.

Care/i amiche/i, questo primo congresso cittadino dell’Italia dei Valori si svolge a circa 3 anni e mezzo dalla fondazione del Circolo IDV di Settimo Torinese.

Il nostro intento era e resta quello di poter partecipare con serenità e fiducia alla costruzione di un nuovo soggetto politico, moderno, post-ideologico, che sappia agire davvero in modo pragmatico e coerente con i propri ideali e valori fondativi, al fine di poter rappresentare degnamente con credibilità e con successo una sempre più larga parte dell'opinione pubblica, tentando di dar voce a quei cittadini che attendono da tempo una vera alternativa politica e rivendicano con forza un radicale cambiamento politico-sociale-culturale nel nostro Paese.

Noi auspichiamo che il Governo Monti operi seriamente e con fermezza per il risanamento economico del Paese, a partire dalla riduzione del debito pubblico che è diventato un fardello insostenibile per l’Italia, che rischia realmente di esporci ad un terribile default, (che vuol dire fallimento) dalle conseguenze disastrose e inimmaginabili per le tasche dei cittadini, soprattutto per i ceti sociali meno abbienti.


Sul piano politico più generale, auspichiamo che, malgrado la gravità della crisi,  possa avere inizio una nuova stagione di piccole e grandi riforme che liberino l’Italia dai pesanti condizionamenti connessi a un “sistema gelatinoso” fondato sull’illegalità diffusa, dominato dagli interessi preponderanti di poche e ben riconosciute lobby e  gruppi affaristici e di potere assai consolidati, che spesso operano in dispregio delle regole più elementari del mercato, tipiche dalle più evolute democrazie liberali, sfruttando abilmente l’inerzia dei poteri dello Stato e/o l’assenza di controlli efficaci da parte della pubblica amministrazione se non addirittura confidando espressamente nella complicità e nella malversazione/corruttela dei soggetti preposti alla tutela della legalità e dell’interesse pubblico.

Qui a Settimo, l'IDV deve tornare a lavorare per recuperare i consensi e per tornare a fare politica in modo più coinvolgente e partecipato. L’ho già detto e lo ripeto volentieri,  perché questa è l’unica strada: dobbiamo trovare il modo di aprirci di più ai cittadini, al territorio e soprattutto, di dare più spazio ai giovani.

Per quanto riguarda i contenuti dei principali temi di governo locale, in questa sede mi limito a dire che, in analogia a quanto avviene a livello nazionale, la crisi colpisce duro anche a livello locale.
Vista la drammatica situazione di crisi economica e sociale, dovremo fronteggiare situazioni nuove ed in parte impreviste, a partire da un nuovo concetto di welfare locale, che superi la logica del mero assistenzialismo, di cui abbiamo già avuto un primo esempio positivo con l’introduzione delle prestazioni di lavori socialmente utili “in cambio” dei sussidi comunali erogati ad alcune fasce di cittadini. Tra i temi sociali e sanitari, spicca il bisogno di tutelare la fitta rete di servizi territoriali e domiciliari che caratterizza la nostra realtà locale, ma anche di migliorare l’accessibilità ai servizi ambulatoriali e ospedalieri.

Il nostro impegno per i diritti, l’accessibilità dei cittadini alla P.A., la trasparenza, ecc. ha già prodotto buoni risultati, tra cui mi limito a citare, con grande soddisfazione, la decisione di attuare la nostra proposta di trasmettere in diretta via Web tutte le riunioni del Consiglio e della Giunta Comunale.

Sui temi ambientali, energie alternative e rinnovabili, gestione corretta del ciclo dei rifiuti, dei parchi, del verde pubblico il nostro impegno è diretto e prioritario, visto che la delega è gestita in prima persona dal nostro assessore Antonino Stassi.

Sui temi urbanistici più generali, condividiamo l’idea di uno sviluppo moderno razionale e sostenibile della nostra città, rendendola più attrattiva e funzionale, recuperando le aree civili e industriali dismesse o fatiscenti, senza prevedere il consumo aggiuntivo di suolo.

Mi fermo qui perché credo che l’elencazione e l’approfondimento dei questi e di altri temi sono più che sufficienti per avviare un dibattito serio e costruttivo che, a partire dal nostro congresso, dovrà necessariamente proseguire negli incontri che faremo nella nostra sede.
Già, la sede. Voglio proprio concludere con un riferimento alla nostra sede. Facendo mille sforzi, andando controcorrente, sin da subito ci siamo dati l’obiettivo di avere una nostra sede. Questo è il luogo di incontro per le nostre riunioni, per organizzare le nostre attività,  banchetti, volantinaggi, ecc.. Ma questa sede dovrà essere sempre più aperta, per diventare un punto di riferimento politico essenziale nella vita della nostra città ed un centro di incontro ideale per tutti i cittadini democratici che vogliano impegnarsi per costruire un mondo migliore, ed in particolare per i giovani, perché il futuro appartiene a loro.  

 

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