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venerdì 29 luglio 2011

La nave affonda e noi continuiamo a suonare (parte 2)


Il combinato disposto della lentezza con la quale l’Europa sta approntando gli strumenti anti crisi - l’Efsf - e di «un governo che sta in piedi perché il presidente del Consiglio non può mollare» ha cambiato la percezione della nostra solvibilità. «È sufficiente vedere di cosa si è occupato, nel mezzo di questa gravissima crisi, il governo ieri: processo lungo e ministeri al Nord».

Sembra un sunto di quanto scrivevamo ieri su questo sito, ma la dichiarazione non è di qualche politico del centro-sinistra. A rilasciare queste frasi è la nota economista dell'Università di Modena, Maria Cecilia Guerra.

Come spiega chiaramente un articolo di oggi sulla Stampa di Torino, ormai il mondo intero della finanza ha compreso chiaramente come il decennio berlusconiano abbia - ahinoi - affossato l'Italia e le prospettive di crescita.
Purtroppo ricordare che noi lo sosteniamo da tempo è solo una magra, magrissima consolazione.

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