La Lega Nord non si accontenta più della sua coerenza ormai proverbiale, dimostrata quanto mai grandiosamente in occasione del voto alla Camera sull'arresto dell'on. Papa (prima SI, poi NO, quindi SI).
Ora passa anche, attraverso le dichiarazioni di un suo esponente di punta come il deputato europeo Mario Borghezio, ad elogiare le idee di Breivik, l'autore della strage norvegese.
"Molte sue idee sono buone, alcune ottime. E' per colpa dell'invasione degli immigrati - ha dichiarato ieri a
La Zanzara su Radio1 - se poi sono sfociate nella violenza".
E Borghezio oggi ha rincarato la dose. "Sono intervenuto perché ho avuto l'impressione che questa strage sia servita a qualcosa. Io non penso che lo squilibrato abbia agito con queste finalità, ma chiediamoci: come è possibile che uno così noto alla autorità possa girare così? Se noi facciamo due più due e capiamo che questa strage viene utilizzata per condannare posizioni come quelle di Oriana Fallaci, io non ci sto", ha continuato Borghezio a Radio Ies. "Non sono nella testa nello squilibrato di Oslo, ma i cristiani non devono essere bestie da sacrificare. Dobbiamo difenderli, questo è il mio messaggio. Ovviamente non con quelle modalità, ma vanno difese", ha aggiunto.
Calderoli prima e Maroni dopo hanno bollato le affermazioni di Borghezio come "personali" definendole "farneticazioni".
In ogni partito vi è qualche esponente che, a volte, si lascia andare a dichiarazioni difformi dalla linea ufficiale.
Però, è lecito chiedersi se non si sia oltrepassato - in questo caso - un confine un po' più pericoloso.
Fino a quando la Lega accetterà al suo interno posizioni come quella di Borghezio, che bolla come senza coglioni il suo collega Calderoli, reo di non essere d'accordo con le sue farneticazioni?
Già: con la sua proverbiali coerenza, la Lega di lotta e di governo, contro le missioni militari ma a favore del rifinanziamento delle stesse, può anche essere anti fascista e un po' meno anti fascista.