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giovedì 7 aprile 2011

La sicurezza della Lega

La Lega, si sa, ha fatto della sicurezza un suo cavallo di battaglia. A parole. Nei fatti, molto meno.
Già in questo blog ci siamo occupati dei tagli che questa maggioranza ha operato nei confronti delle forze dell'ordine.
Apprendiamo con piacere che ieri anche il Partito Democratico ha iniziato una campagna per denunciare come il partito di Bossi sia pronto a lasciar liberi dei criminali, pur di salvare il presidente del consiglio.
Il ministro Maroni, però, è riuscito a portare a termine con la Tunisia un accordo storico: il Paese africano, infatti, si rende disponibile a far rientrare chi lo desidera. Non chiedetevi quanti vorranno tornare nel posto da cui sono scappati pochi giorni prima. Sopratutto, non chiedetevi se c'era bisogno di un accordo per questo.
Semplicemente godetevi l'accresciuta sicurezza che il governo ci sta elargendo.

Ma...vi ricordate di un altro mezzo che la Lega aveva promesso come panacea di tutti i mali? Le RONDE!
Ormai, non se ne parla più visto che - come facilmente previsto - sono state un flop colossale.
Ma è interessante ricordare quando Borghezio esultava: "Si è affermata una tipica espressione del volontariato civico lombardo: la ronda! Gente che mette a disposizione il proprio tempo e la propria sicurezza e che finalmente viene premiata da questa legge" e pontificava "non mi stupirei se adesso ci fosse un proliferare di iniziative anche di sindaci illuminati di centrosinistra".

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