Oggi mi concedo una riflessione personale, approfittando del blog.
Il governo ha sospeso a tempo indefinito il suo programma nucleare. Non è dato sapere se, passato l’effetto Fukushima, proveranno a riproporlo.
Fuori discussione, invece, è che questa decisione è figlia diretta del referendum fortemente voluto da Antonio Di Pietro e dall’Italia dei Valori.
Fortunatamente, sembrano molto lontani quei giorni in cui tutti ci sconsigliavano di intraprendere la strada referendaria. Anche i nostri alleati del Partito Democratico ripetevano come la raccolta delle firme fosse un errore, un regalo alla maggioranza, “visto che comunque non si raggiungerà il quorum”.
Come spiegava il nostro presidente Di Pietro, eravamo ben consci che sarebbe stato difficile raggiungere il 50% più uno dei votanti, ma il referendum rimaneva l’unica strada – per quanto ardua – per bloccare le malefatte del governo Pdl – Lega.
È più che probabile che il governo abbia rinunciato al nucleare con la speranza di far naufragare il referendum che più angoscia la maggioranza, ossia quello sul legittimo impedimento.
Ciò nonostante, io vedo in questo precipitoso ripensamento, una vittoria (forse parziale) del nostro partito. Un ripensamento che, senza referendum, scommetterei non sarebbe avvenuto.
Ripensando a quei week end passati, assieme a tutte le amiche e gli amici dell’affiatato gruppo Idv settimese, credo che possiamo ritenerci soddisfatti: le levatacce, il caldo torrido di giugno, le domeniche sottratte ad altri svaghi hanno avuto un valore.
La nostra piccola, piccolissima parte per rendere migliore il nostro Paese l’abbiamo fatta.
Anche grazie ad ognuno di noi, ad ogni cittadino che ha apposto la sua firma sui moduli, non abbiamo lasciato a noi e ai nostri figli un futuro di centrali nucleari.
E ora...tutti a votare SI per difendere l'acqua come bene pubblico e dire basta alle leggi ad personam!
Beppe CAPOZZOLO